Ex moglie senza lavoro per occuparsi della famiglia: riconosciuto il diritto all’assegno divorzile.

Pubblicato il 04/12/2017


Il Tribunale di Milano (sez. IX Civile, sentenza n. 9868/17; depositata il 3 ottobre) ha riconosciuto il diritto dell’ex moglie, che aveva lasciato il lavoro diversi anni prima per occuparsi della famiglia, di ricevere l’assegno divorzile, confermando l’ammontare stabilito in sede di separazione per l’assegno di mantenimento.

Parte ricorrente chiedeva al Tribunale meneghino, la cessazione degli effetti civili del matrimonio ponendo a proprio carico il mantenimento diretto, anche per tutte le spese straordinarie, dei figli, maggiorenni e non ancora economicamente autosufficienti. Inoltre il ricorrente chiedeva di determinare, in favore della moglie, l’assegno divorzile in misura ridotta rispetto all’ammontare statuito in sede di separazione, per l’assegno di mantenimento.

Costituitasi in giudizio, la donna chiedeva un assegno divorzile di misura doppia rispetto a quanto già previsto in sede di separazione.

Il Tribunale di Milano conferma la misura dell’assegno stabilita in sede di separazione ritenendola ancora idonea a consentire alla convenuta un’esistenza libera e dignitosa, tenuto conto, da un lato, dei risparmi di cui la stessa ancora dispone, dell’apporto personale alla conduzione familiare e della significativa durata del matrimonio e, dall’altro, della diversa incidenza fiscale per le parti. Per la beneficiaria, infatti, l’imposizione fiscale riduce l’importo effettivamente percepito rispetto alla misura stabilita mentre, invece, l’obbligato beneficia di una deduzione di pari entità dal proprio reddito complessivo.